Trota Marmorata

Salmo trutta marmoratus

English: Marble Trout

E' presente in molte acque correnti della Val di Sole, grazie anche alle semine di uova, avannotti e trotelle provenienti dall'incubatoio ASPS di Cavizzana. Abbondante e frequente nella zona A e B del Torrente Noce, e nel basso corso del Torrente Rabbies. Più in alto lascia progressivamente il posto alla Trota Fario e forme ibride con questa. Presente anche una piccola popolazione nel Lago di Pian Palù, dove alcune trote raggiungono dimensioni notevoli e comportamento ittiofago. Dopo il mese di Agosto molti esemplari risalgono gli affluenti del Noce fino ove possibile per la riproduzione, che avviene circa dal 20 Ottobre al 25 Novembre, a seconda della temperatura delle acque.

Sul dorso e sui fianchi presenta linee sinuose irregolari di colore grigio, bruno o verdastro, che si estendono all’opercolo. Corpo slanciato e cilindrico, capo grande, bocca molto grande con la mascella che oltrepassa il bordo posteriore dell’occhio; dentatura robusta. Le pinne dorsale e caudale sono grigio scuro; quelle pettorali, ventrali ed anale sono grigio chiaro o giallastre. Gli stadi giovanili possono presentare, similmente ai giovanili di trota fario, piccole macchie rosse sul corpo. Può superare il metro di lunghezza totale e i 15 kg di peso corporeo.
L’habitat preferito è il tratto medio-superiore dei corsi d’acqua di maggiore portata, ricchi di rifugi e buche profonde, a valle della zona della trota fario. Si trova spesso associata con il temolo, lo scazzone, i ciprinidi reofili (barbo, cavedano, vairone), e la fario stessa. Può spostarsi nei laghi dove assume, più o meno netta (trota miaga), la livrea della trota lacustre. In età giovanile si nutre di insetti e crostacei che trova sul fondo. Raggiunte maggiori dimensioni inizia a predare pesci, soprattutto scazzoni, sangunerole, barbi canini ed anche trotelle.
La maturità sessuale è raggiunta al 2°-3° anno dai maschi e un anno dopo dalle femmine. I riproduttori risalgono i fiumi e gli affluenti principali per raggiungere zone a fondo ghiaioso, in acque poco profonde (10-40 cm), di solito alla fine delle buche. La frega avviene nei mesi di novembre e dicembre, con modalità analoghe a quelle della trota fario, con la quale può ibridarsi.
Endemica del distretto padano-veneto, fino a cinquant’anni fa la marmorata era la trota tipica dei corsi d’acqua del versante meridionale delle Alpi, compresi quelli del Trentino.
Oggi è divenuta scarsa un po’ ovunque ed è scomparsa in molte località a causa dell’utilizzo delle portate per scopo idroelettrico, dell’artificializzazione degli alvei e dei frequenti ripopolamenti con trote “pronta pesca” acquistate in pescicoltura, che riducono il fiume a contenitore del materiale di allevamento. Si è visto che, interrompendo le semine, in ambiente favorevole la trota marmorata torna spontaneamente ad insediarsi. Un grave pericolo è rappresentato dall’inquinamento genetico, conseguente all’utilizzo di ceppi di pescicoltura per ripopolare le acque libere.
La trota marmorata è molto apprezzata dai pescatori dilettanti. Le principali associazioni di pescatori cercano di sostenere le popolazioni stanziali di questa trota con la fecondazione artificiale negli incubatoi di valle.

Giovane Trota MarmorataFotoGiovaneMarmorataYoung Marble Trout